Buongiorno amici e amiche di Radio Tausia. Come ogni mercoledì, ci teniamo a dar voce alle Associazioni del nostro territorio andando alla scoperta delle varie realtà che vivono e lavorano nell’ambito dell’associazionismo in Friuli Venezia Giulia. Oggi, ne il Buongiorno si sente dalla Radio, abbiamo intervistato Elena Dragan vice presidente dell’Associazione “Diritti e Storti”.
Ascolta l’intervista completa.
Come nasce l’associazione “Diritti e Storti”
L’Associazione Diritti e Storti ha il suo momento di origine informale nel 2019, in occasione della Celebrazione della Convenzione dei Diritti dei Bambini nel 1989.
Durante alcuni incontri tra pochi partecipanti si è subito creata una forte sintonia per costruire una rete. Oggi, dopo due anni di pandemia e alle soglie di una crisi internazionale dove si è tornati purtroppo a dover parlare di guerra, crediamo sia questa la vera forza di questa neo Associazione.
Un’Associazione che nasce con una sommatoria non solo di persone fisiche (che aumentano sempre di più) ma con una caratteristica ancora più significativa: ciascun soggetto partecipante è infatti portatore a sua volta di esperienze, di progetti, di iniziative sul territorio. Molte delle persone che si sono coinvolte e vogliono collaborare sono responsabili o referenti di altre Associazioni affini e inerenti al tema dei Diritti.
Questo significa che più che di un Associazione si possa parlare qui di una costellazione di Associazioni, quasi una moltiplicazione all’origine, dove la somma non è data dai soli firmatari dell’atto ma da questa pluralità di pratiche già collaudate sul territorio, un mosaico coeso e appassionato che dice di una comune intenzione di partecipare.
Una costellazione di idee, di interessi e di proposte che si estende in orizzontale nello spazio della città ma anche in verticale nella profondità delle proposte, alcune delle quali vantano radicamenti di lunga data anche su territorio nazionale.
Un’Associazione di persone fisiche e giuridiche che si mette insieme nella convinzione che tutto può collaborare a questa urgente e necessaria cultura della pace e della cura, verso la salvaguardia dei diritti per i bambini e non solo.
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