Lo scorso 12 giugno 2024 è stato presentato a Tolmezzo il progetto sperimentale “Digitale in Comune“, frutto della fattiva collaborazione tra enti locali e Regione, che ha lo scopo di fornire un supporto ai cittadini per facilitare la fruizione da remoto di servizi erogati dagli enti locali.

Il progetto, finanziato dalla Regione, è stato attivato in via sperimentale nelle sedi comunali di Paularo e Socchieve, nelle quali è stata predisposta una postazione informatica dove di potrà usufruire del supporto operativo dei “facilitatori digitali“, ossia giovani volontari del Servizio Civile Universale specializzati in questo tipo di assistenza digitale.

Tra gli obiettivi primari dell’iniziativa vi sono:

  • L’erogazione dei servizi al pubblico svolti dalla Comunità della Carnia attraverso il collegamento da remoto, quindi senza la necessità di recarsi di persona presso gli uffici di Tolmezzo;
  • L’attività di tutoraggio attraverso la presenza dei “facilitatori digitali”;
  • L’alfabetizzazione digitale degli utenti per la gestione dei loro rapporti con la Pubblica Amministrazione.

I cittadini potranno avvalersi gratuitamente del supporto dei “facilitatori” per l’utilizzo anche di altri servizi online.

L’obiettivo finale è quello di diffondere le competenze digitali ai cittadini favorendo l’uso autonomo.

L’importanza di “Digitale in Comune”

Il progetto, avviato nel 2022 e finanziato con 100.000 euro dalla Regione, ha lo scopo di migliorare i servizi nei comuni piccoli, isolati o spopolati del Friuli Venezia Giulia. Come ha sottolineato Pierpaolo Roberti, la sua importanza risiede nella collaborazione tra enti locali come Comuni e Comunità di montagna. Sebbene parta da aree specifiche, il progetto è concepito per essere esteso a tutta la regione. L’obiettivo è supportare i comuni che attualmente faticano a soddisfare pienamente le esigenze della popolazione, rendendoli più attrattivi e capaci di offrire servizi adeguati.

Il progetto ha l’obiettivo di ridurre le difficoltà di accesso ai servizi pubblici nelle aree montane e di colmare il divario nelle competenze tecnologiche, specialmente tra gli utenti più anziani. Mira a rendere i servizi più accessibili e utilizzabili, abbattendo le barriere territoriali e tecnologiche che ostacolano l’uso efficace delle tecnologie da parte della popolazione.

Hanno preso parte all’illustrazione, tra gli altri, il presidente della Comunità di montagna della Carnia, Ermes De Crignis, i sindaci di Gemona del Friuli, Roberto Revelant, di Paularo, Marco Clama, di Socchieve, Coriglio Zanier, il presidente della Comunità di montagna del Natisone e del Torre, Antonio Comugnaro, e i responsabili tecnici del progetto.

Scopi del progetto

Il progetto mira a facilitare l’accesso ai servizi pubblici e privati per cittadini e aziende, riducendo le distanze territoriali grazie a postazioni attrezzate sul territorio. Queste postazioni, situate in sedi comunali, permettono di prenotare appuntamenti, scambiare documenti, effettuare pagamenti e ottenere servizi come lo SPID. L’iniziativa assicura una presenza capillare dei servizi, ottimizza i costi e i tempi di erogazione e mantiene il rapporto umano tra utenti e funzionari. Inoltre, contribuisce a migliorare l’efficienza degli Enti, orientandoli verso il digitale e la gestione centralizzata dei servizi.

Rimani aggiornato su ciò che accade in alto Friuli nella sezione “notizie” del nostro sito.