Amici di Radio Tausia benvenuti ad un nuovo appuntamento con il Buongiorno si sente dalla Radio in cui andremo a conoscere nuovi scrittori e scrittrici. Oggi abbiamo avuto il piacere di intervistare per la seconda volta Adriano Cimenti, autore del romanzo “Il canto sommesso della Luna“.

Ascolta l’intervista.

Chi è Adriano Cimenti e di cosa parla il suo romanzo

Adriano Cimenti nasce nel 1962 a Udine. I suoi primi anni di vita li ha trascorsi nella suggestiva Carnia, un luogo che continua a considerare parte integrante della sua identità e a cui rimane profondamente legato fino all’età di quattordici anni. Successivamente, la sua famiglia si trasferisce definitivamente nel basso Friuli. Dopo aver completato il liceo scientifico ad Udine, decide di intraprendere il percorso accademico iscrivendosi alla facoltà di giurisprudenza presso l’Università di Trieste. Dopo aver ottenuto la laurea, si specializza nel campo dei diritti dell’uomo e dei popoli, conseguendo un ulteriore titolo presso il Dipartimento di Studi Internazionali dell’Università di Padova. Attualmente, ha stabilito la sua residenza nel capoluogo friulano, dove svolge la sua professione come funzionario in una pubblica amministrazione.

Sinossi del libro – Capitolo uno: “L’inverno di Martino”

Questo libro è uscito poco più di due mesi fa e si articola in 4 capitoli, uno per ogni stagione. Il primo capitolo narra di un giovane uomo, personaggio principale del romanzo, individuo schivo e solitario, che per un certo periodo di tempo abbandona la città per trasferirsi col suo gatto in Carnia, sua terra d’origine. Qui scopre se stesso e quel senso di libertà, trovando nella natura incontaminata, il luogo ideale in cui riflettere le proprie emozioni. In una gelida e stellata notte invernale, Martino placa le proprie inquietudini in un ballo liberatorio, seguendo il ritmo di una bella canzone italiana contemporanea, sotto lo sguardo stupito del suo gatto e di una volpe semi addomesticata che gli viene a far visita ogni sera in cerca di cibo. Il tutto accompagnato dal sibilo del vento e dal suono di un ruscello.

La Luna, con il suo chiarore, lo osserva con complicità inducendolo a riflettere sul senso della vita, riportandolo indietro negli anni a quando viveva sulle spiagge del nord Africa, vivendo amori intensi ma occasionali, per poi riportarlo in quelle valli alpine ritrovando la vitalità perduta e acquisendo maggior fiducia in se stesso.

Capitolo due: “Lamento di Sara”

Dedicato all’autunno, questo capitolo si incentra sugli amori proibiti di Sara, personaggio altrettanto inquieto, che lascia una grande città per ricongiungersi anche lei alla terra dei padri sui borghi alpini.

Attratta dall’irresistibile richiamo delle proprie radici in cui riscopre il senso della tradizione e della storia passata.

Capitolo tre: “La resurrezione di Martino”

Dedicato alla primavera, questo capitolo riveste un carattere essenziale di assoluta centralità. Martino, scosso dalla tragica morte di Sara, cade in uno stato di prostrazione da cui sembra non riuscire più a riprendersi rifugiandosi nell’alcol e nel fumo, ormai dipendente dagli psicofarmaci.

Abbandona il paese per dirigersi in un luogo isolato, come in una sorta di ritiro spirituale.

Capitolo quattro: “L’estate di Jonathan”

Nel quarto ed ultimo capitolo si narra dell’evoluzione del rapporto che si è instaurato tra i due personaggi maschili. I ruoli di questi due uomini vengono sovvertiti inaspettatamente. Infatti, mentre nel capitolo precedente è stato Jonathan a salvare Martino dal decadimento fisico e mentale, in quest’ultimo capitolo invece sarà Martino a stimolare la rinascita di Jonathan liberandolo dai fantasmi del passato.