Un saluto a tutte le ascoltatrici e gli ascoltatori di Radio Tausia! Siamo lieti di accogliervi a un nuovo appuntamento del lunedì con la rubrica dedicata al mondo degli autori e delle autrici, realizzata in collaborazione con Atile Edizioni, all’interno del programma il Buongiorno si sente dalla Radio. Quest’oggi abbiamo avuto il piacere di ospitare lo scrittore Angelo Piccigallo, autore del libro “Sulle ali del tango“.
Ascolta l’intervista.
Chi è Angelo Piccigallo?
Angelo Piccigallo nasce a San Vito dei Normanni nel 1950. Laureato in lingue e letterature straniere, ha insegnato lingua e civiltà francese nei licei e negli istituti tecnici commerciali. Ha pubblicato numerose raccolte di poesie e di racconti: Pensieri della mia giovinezza, Tra sogno e realtà, Dall’ area della memoria, Tre storie e alcune poesie, Emozioni, Spazzi di luce, Il buio della notte, Donne, Frammenti di vita e Storie di coraggio e umanità.
È, inoltre, autore di diversi romanzi: Oltre il limite umano, Uomini in cammino, Strada in salita, Ma che sapeva Fausto…, La confessione di frate Adelmo, Filomena, La brigantessa, Un fiore nel deserto e La ragazza dalle pelle d’ebano. Ultimo libro “Sulle ali del tengo”, pubblicato con la casa editrice Atile Edizioni.
Inoltre, si è classificato nei primi posti in alcuni concorsi letterali, con le poesie e con i romanzi.
Di cosa parla il suo libro “Sulle ali del tango”
Un’opera ambientata in Basilicata, a Laurenzana, 1894. Una realtà paesana davvero piccola, che vive di un’economia fatta di agricoltura, della coltivazione della terra. Proprio per questo, Salvatore e Domenico, padre e figlio, partiranno per l’Argentina, con la speranza di trovare una vita migliore. Lo scrittore fa trapelare una sensazione di sogno, la voglia di evadere da povertà e vita comune, inserendo il fascino dell’estero e del tango argentino, ma dall’altra sottolinea come i protagonisti mettano sempre in primo piano anche le responsabilità familiari e le promesse fatte.
Fra le righe di questa storia, il ballo diventa quasi una persona, si umanizza, si trasforma in un input per l’esistenza e la sopravvivenza, un modo per superare il disagio sociale dell’estrema povertà, ma anche svariati tipi di sofferenza e dolore interiore. Il messaggio morale si evince dal seguente concetto: una verità profonda, quella che tutti gli uomini sono uguali, senza distinzione di razza, colore o territorio, figli di un’unica terra. Un’opera che però sa anche di evoluzione sociale, perché Domenico è un uomo guidato dal forte desiderio di realizzare i suoi sogni.