Sabato 21 ottobre, presso l’agriturismo Alla Pietra Bianca di San Pier d’Isonzo, si è svolta la “Cena al Buio“. Voluta dall’amministrazione comunale con la collaborazione dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti (UICI) sezione di Gorizia.

In rappresentanza di Radio Tausia c’era Dalila che ha partecipato a questo evento e ci ha raccontato come si è svolto.

Il ritrovo era previsto alle ore 20 nella parte esterna dell’agriturismo per un brindisi accompagnato da degli stuzzichini.

Dopo il brindisi il presidente di UICI Niccolò Finocchiaro ci ha dato delle semplici istruzioni per il buon funzionamento della serata. (es. fiocchetto sulla bottiglia di acqua frizzante e sul vino rosso, per andare in bagno chiedere di essere accompagnati).

Denise Zucco (consigliere con delega alle pari opportunità) invece accompagnava a quartetti le persone davanti all’ingresso, mentre all’interno. Ad accoglierci totalmente al buio, c’era Monica Rusinov (consigliere con delega alle politiche sociali e disabilità), ipovedente che ci accompagnava lungo il corridoio e rassicurava le persone più ansiose nell’attesa di accomodarsi.

Come si è svolta la “Cena al Buio”?

Una volta accompagnate le persone ai tavoli, si incominciava con la ricerca del bicchiere, delle bottiglie ed a scoprire tutto quello che c’era sul tavolo.

Monica era addetta a portare le pietanze dalla cucina alla sala con il carrello, mentre Niccolò e Domenico servivano ai tavoli. Il menù, che era a sorpresa, era composto da bis di gnocchi al ragù bianco e lasagna al radicchio per quanto riguardava il primo. Mentre il secondo comprendeva patate arrosto, cicoria e una golosissima fetta di arrosto. Per terminare la cena è stato servito un buonissimo strudel.

Monica si è detta molto divertita perché i piatti sono tornati in cucina con molte fettine con il segno dei denti a dimostrazione della difficoltà di utilizzare forchetta e coltello assieme.

Tra il primo e il secondo è stato fatto anche un gioco sensoriale che prevedeva l’utilizzo dell’olfatto, del gusto e del tatto per riconoscere degli oggetti e i prodotti.

Un messaggio importante

Niccolò ha dichiarato di aver già organizzato altri eventi al buio come spettacoli teatrali o concerti al piano, ma questa era la prima cena e il primo evento post-COVID. Ha detto anche di essere felice della buona riuscita di questa “cena al buio”.

Il messaggio più importante che Niccolò Finocchiaro voleva far passare era quello che le persone cieche vivono una vita normale. Questa cena inoltre voleva essere un messaggio di inclusione e non di compassione.

Per vivere al meglio l’esperienza le persone devono pensare di essere lì per ascoltare i propri sensi e quelle che sono le emozioni delle persone a fianco.

Sia Monica che Niccolò dicono di essere pronti a migliorare l’esperienza di questa cena e ne vorranno proporre delle altre con un’organizzazione diversa e con più intrattenimento durante la serata.