Oggi durante il programma Il Buongiorno si sente dalla Radio, nello spazio dedicato alle Associazioni, abbiamo intervistato gli “Holzhockar“, un gruppo folk che fa rivivere gli antichi balli ormai quasi dimenticati.
Ascolta l’intervista.
Le origini di “Holzhockar”
Il Gruppo “Holzhockar” (i taglialegna) nasce nel 1975 per far rivivere gli antichi balli quasi dimenticati sulle piazze del paese. Col tempo il gruppo si è fatto conoscere ed apprezzare in tutta Europa e non solo, soprattutto per l’originalità e la spontaneità del suo folklore.
Nelle danze vengono riprodotti gli antichi mestieri, dal lavoro del taglialegna al minatore, dal contadino al pastorello di montagna. Al gruppo “Holzhockar” è affiancato un gruppo di bambini che si sono già fatti apprezzare in numerose apparizioni televisive e sulle piazze dei paesi. Ad oggi la formazione “completa” si compone di quasi 90 persone, tutti “soci attivi” quindi ballerini o musicisti, con età che va dai 10 ai 77 anni. Correvano gli anni ’50, quando alcuni giovani canterini e ballerini decidono di fondare un gruppo che li riunisca, chiamandosi “Gruppo Corale Folcloristico Sappada”.
Persone semplici e schiette unite dall’amore per le antiche tradizioni legate al ballo e al canto attirarono l’attenzione dei paesani ma anche dei villeggianti. I costumi erano quelli tradizionali e nel gruppo si univano le voci delicate delle giovani ragazze e quelle degli uomini forti creando un’armonia unica. Il maestro Gelindo Ferro guidò il gruppo riuscendo a farlo conoscere in tutto il Veneto; purtroppo questi giovani finirono di raccontare le meraviglie di Sappada.
I balli e i costumi
Nel 1975 nasce dai ricordi del vecchio gruppo corale il Gruppo Holzhockar (i taglialegna); vengono ritrovati i costumi e alcuni amici durante la sfilata del Giovedì Grasso decidono di presentare certi balli del vecchio gruppo. L’esibizione ottiene un successo clamoroso, e questo invoglia i ragazzi a continuare, a imparare nuovi balli e Plattlar, a preparare nuovi costumi; l’incoraggiamento più grande arriva dai vecchi ballerini che intravedono in questo gruppo il proseguimento di un antico folklore.
Alcuni componenti del nuovo gruppo si recano a Lienz (Austria) per istruirsi su nuovi balli, e l’esperienza del maestro Toni Heidelbergher contribuisce ad arricchire il repertorio dei giovani. Ha così inizio la lunga storia degli Holzhockar, che dopo soddisfazioni e sacrifici sono prossimi a festeggiare i 50 anni di attività!!!
I costumi del Gruppo Holzhockar ricordano gli antichi abiti contadini, usati anche nelle feste di paese. In particolare, la ballerina indossa un lungo abito nero in pura lana e una camicia bianca in cotone, il tutto arricchito da pochi accessori: lo scialle posato sulle spalle è anch’esso in lana pura, ricamato a mano con motivi floreali; il grembiule in raso scende morbido sui fianchi delle ballerine, donando un tocco di colore; le scarpe sono basse e adornate con una tipica fibbia tirolese; i capelli sono raccolti in una treccia. Sopra una camicia bianca, il ballerino indossa pantaloni di cuoio con bretelle e una pettorina riporta il simbolo del gruppo, il gallo forcello, cucito a mano; al collo un fazzoletto di seta rossa, e un gilèt rosso di lana con bottoni; i calzettoni sono bianchi in lana e le scarpe in cuoio.
Per ultimo, ma non meno importante, lo Schbaaf, ossia il cappello nero adornato con le vere piume del gallo forcello.