Buon mercoledì amici di Radio Tausia e benvenuti ad un nuovo appuntamento con lo spazio dedicato alle Associazioni, agli enti ed ai comitati che operano in Friuli Venezia Giulia. Ne il Buongiorno si sente dalla Radio di oggi abbiamo avuto il piacere di intervistare Giacomo Suerzi Stefanin, presidente dell’Associazione Fuoriorario APS di Trieste.
Ascolta l’intervista.
Come nasce l’associazione Fuoriorario APS
Nel 2019 un gruppo di famigliari e di volontari dà vita, nella sede CEST di via Madonna del Mare 10, al “Circolo del Venerdì ́”, un progetto informale di aggregazione per il tempo libero rivolto, senza confini associativi, ai giovani con disabilità del territorio cittadino.
Il progetto rispondeva al desiderio, espresso in particolare da un gruppo di ragazzi con più ampie autonomie e condiviso dai genitori, di fare nuove amicizie, frequentare coetanei e vivere il proprio tempo libero in contesti sociali di “normalità”, al di fuori della famiglia e dei servizi istituzionali.
Nell’anno e mezzo di attività precedenti la pandemia, complici le “porte aperte” e la natura accogliente del popolare quartiere di Cavana, il Circolo riesce ad aggregare intorno a sè un gruppo molto eterogeneo e vivace di persone e di soggetti attivi nel territorio di prossimità: ex compagni di scuola, studenti, volontari, gruppi scout , negozianti e abitanti del quartiere, che con i ragazzi e i volontari si conoscono, si divertono, collaborano, condividendo risorse e creando nuove opportunità di crescita per tutti.
Caccie al tesoro nel quartiere, tornei di calcetto con gli universitari del Bar “Knulp”, brunch del sabato preparati dai ragazzi per famigliari e amici, organizzazione di feste, vendemmia, raccolta delle olive, sono solo alcune delle attività rese possibili dalla fitta rete di relazioni che si crea intorno e grazie al Circolo.
La consapevolezza di quanto possa essere importante il benessere dei ragazzi
Con l’arrivo del lockdown, in febbraio 2020, dovuto al COVID-19, il Circolo chiude e la sua “mancanza” ci fa improvvisamente realizzare quanto importante fosse diventato questo spazio di socialità e di benessere per i ragazzi, le loro famiglie e i volontari coinvolti.
La decisione di costituirsi in FUORIORARIO nasce da questa consapevolezza, dalla creatività e l’entusiasmo di un gruppo di volontari e dei loro coetanei con disabilità e grazie all’aiuto di alcuni famigliari particolarmente motivati a sostenere i percorsi di vita indipendente dei propri figli attraverso l’uso inclusivo e capacitante del tempo libero.
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